Abstract

The latest developments in the global economic crisis leave no room for doubt: the economic depression, the biggest since the inception of European integration, has taken hold of the entire continent. Europe is now faced by unprecedented challenges, not just from an economic and social point of view. The EU is now called upon to show its ability to react, to adapt its instruments and policies, and to invent new ones, which may also be applicable to the sphere of lifelong training for sports professionals. While this crisis brings with it numerous risks, the sporting and educational worlds must however view it as a unique opportunity to redefine actions in favour of education and training, increasingly important for the future of European integration. The paper takes this view as a premise for proposing an analysis of prospects for European training models in the field of sport also during times of economic crisis. Verf.-Referat

Abstract

I recenti sviluppi della crisi economica mondiale non lasciano più dubbi: la depressione economica, la più profonda dalle origini dell'integrazione comunitaria, ha investito in pieno il vecchio continente. L'Europa si trova di fronte a sfide senza precedenti, non solo dal punto di vista economico e sociale: l'UE è chiamata a dare prova della sua capacità di reagire, di adattare i suoi strumenti e le sue scelte politiche, ma anche di inventarne di nuovi, altresì nel campo della formazione permanente degli operatori dello sport. Se, da un lato, la crisi comporta numerosi rischi, il mondo sportivo e quello dell'educazione devono tuttavia interpretarla come un'opportunità unica per una ridefinizione delle azioni per l'istruzione e la formazione, strumenti che sempre più concorrono al futuro dell'integrazione europea. Sul tema, il Direttore della Scuola dello Sport ha proposto in un prestigioso contesto internazionale un'analisi di possibili prospettive dei modelli europei di formazione nello sport, anche in tempo di crisi economica. Verf.-Referat