Abstract des Autors

In modern periodisation training an increasingly important role is being played by the concept of recovery. This has led to the seach for new strategies and methods to foster, in a smart, rapid, ethical and ecological manner, the recovery of elite athletes. One of these methods is cryotherapy, which may be local (e.g. application of ice) or global (Whole-Body-Cryotherapy, WBC). WBC is a recently conceived method, and entails, exposing the whole body to very low temperatures, below -110C, in special rooms or booths cooled with moisture-free air for a short space of time. With this work we seek to carefully analyse literature to establish, first of all, whether it is a safe method, and secondly whether its systematic use can help athletes to speed up their recovery times. We believe that WBC has shown itself to be a completely safe method, with good compliance levels, with regard to body exposure in the cryo-chamber and the cryo-sauna. Moreover, its evident analgesic and anti-inflammatory effects make it a valid instrument for aiding recovery from injuries and preventing overtraining. WBC has also proved to be an excellent aid for improving the quality of sleep and lowering levels of anxiety and stress and also among elite athletes. As part of periodisation training we advise its use above all after work that has not caused muscle damage, or that has caused modest damage, or in typical situations at the end of an intense training session or competition.

Abstract des Autors

Nella moderna periodizzazione dell’allenamento sta avendo un ruolo sempre più importante il concetto di recupero e
di conseguenza la ricerca di nuove strategie e metodologie atte a favorire in modo intelligente, rapido, etico ed ecologico il recupero dell’atleta di alto livello. Una di queste metodologie è la crioterapia, che può essere intesa come localizzata (ad esempio applicazione di ghiaccio) o sistemica (Whole-Body Cryotherapy, WBC). La WBC è una metodologia recente e consiste nell’esposizione corporea a temperature molto rigide, ovvero al di sotto dei -110 °C, in speciali stanze o cabine raffreddate con aria privata di umidità per un breve periodo di tempo. Lo scopo di questo lavoro è quello di analizzare attentamente la letteratura per valutare innanzitutto se si tratta di una metodica sicura e se il suo utilizzo sistematico può portare gli atleti a velocizzare i processi di recupero. A nostro avviso la WBC si è dimostrata una metodica completamente sicura e con una buona compliance, sia per quanto riguarda l’esposizione corporea in criocamera che in criosauna; inoltre i suoi spiccati effetti antidolorifici e antinfiammatori, la rendono un valido strumento per favorire il recupero da traumi e per prevenire il sovrallenamento e per di più la WBC si è dimostrata un ottimo ausilio per migliorare la qualità del sonno e per abbassare i livelli di ansia e di stress anche in atleti di alto livello. All’interno della periodizzazione dell’allenamento ne consigliamo l’utilizzo soprattutto dopo un lavoro che non ha indotto danno muscolare, o che ha indotto un danno di tipo modesto, ovvero nelle situazioni tipiche che si riscontrano al termine di un allenamento intenso o di una prestazione agonistica.