L'atleta vegetariano : è possibile garantire salute e performance ottimali senza il consumo di alimenti animali?

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Bibliographische Detailangaben
Deutscher übersetzter Titel:Der vegetarische Sportler : kann man seine Gesundheit und die optimale Leistung ohne Fleischkonsum garantieren?
Englischer übersetzter Titel:The vegetarian athlete : is it possible for athletes to be healthy and perform to the best of their ability without eating animal foods?
Autor:Vandoni, Matteo; Bicocca, Francesca
Erschienen in:Scuola dello Sport
Veröffentlicht:34 (2015), 107, S. 27-36, Lit.
Format: Literatur (SPOLIT)
Publikationstyp: Zeitschriftenartikel
Medienart: Gedruckte Ressource
Sprache:Italienisch
Schlagworte:
Online Zugang:
Erfassungsnummer:PU201605003025
Quelle:BISp

Abstract des Autors

A growing interest is being shown in vegetarian diets, not just because of ethical issues, on the part of environmentalists or animal lovers, but also and above all for health-realted reasons. Numerous scientific studies, including recent works, have demonstrated the protective and therapeutic power of foods of non-animal origin, with vegetable foods able to combat numerous chronic and degenerative pathologies (obesity, type 2 diabetes, high blood pressure, cardiovascular diseases, metabolic syndrome) and even tumors, making it an excellent preventive healthcare instrument. If one does regular physical exercise, one’s diet, in addition to being adequate and healthy, has the added task of ensuring an optimal physical fitness, and consequently top athletic perfomance. In 2009 some influential international bodies, including the American College of Sport and Medicine (ACSM), declared that vegetarian diets, including vegan diets are, if correctly planned, capable of effectively supporting parameters influence athletic performance. A vegetarian diet, and even more so a vegan diet, needs to be planned in order to allow physical activity at all levels. The vegetarian athlete’s dietary habits must be monitored by expert professionals to avoid the risk of potential nutritional deficits for athletes on such a diet. For elite athletes in particular the organism is placed in the best possible condition thanks to the careful evaluation of energy and nutritional requirements for the particular individual and sport. This type of consideration should be made regardless of the type of diet followed. Despite the constant evolution of this subject, which has gone from being a niche topic to a very topical and popular question, there remains among professionals working the areas of nutrition and motor activity a great deal of confusion and uncertainty about the benefits and risks of this type of diet when associated with regular sporting activity. This cultural void should accordingly by bridged with specific education initiatives as part of study courses dealing with questions such as food intake and physical activity, in order to eradicate continuing preconceptions or false beliefs about vegetarian diets, despite the evidence offered by scientific literature.

Abstract des Autors

L'interesse nei confronti della dieta vegetariana è in continua crescita, non solo per questioni etiche, ambientaliste o di difesa degli animali, ma anche e soprattutto per ragioni legate alla salute. Numerosi studi scientifici, anche di recente pubblicazione, hanno infatti dimostrato il potere protettivo e terapeutico di un’alimentazione priva di cibi di origine animale e ricca di cibi vegetali nei confronti di numerose patologie cronico-degenerative (obesità, diabete di tipo 2, ipertensione, malattie cardio-vascolari, sindrome metabolica), e non per ultimo dei tumori, configurandosi come uno strumento
di prevenzione sanitaria. Nella pratica di esercizio fisico regolare, la dieta non ha più solo l’onere di essere adeguata e sana, bensì di garantire la realizzazione di una forma fisica ottimale, e di conseguenza il massimo rendimento atletico. Nel 2009 alcuni tra i più influenti enti internazionali, tra cui l’American College of Sport and Medicine (ACSM), hanno dichiarato che le diete vegetariane, comprese le diete vegane, se correttamente pianificate, sono in grado di rispondere ai parametri che influenzano la prestazione fisica (Position of the American Dietetic Association, Dietitians of Canada, and the American College of Sports Medicine: Nutrition and Athletic Performance 2009). L'alimentazione vegetariana, e ancor più vegana, necessita di essere pianificata per permettere di praticare attività fisica a tutti i livelli. L’atleta vegetariano deve essere seguito dal punto di vista dietetico da professionisti esperti per non incorrere nel rischio di sviluppare potenziali deficit nutrizionali ai quali può essere maggiormente esposto un atleta che adotta questo tipo di alimentazione. In particolare, negli atleti d’élite, l’organismo è posto nella miglior condizione possibile solo grazie ad un’attenta valutazione delle richieste energetiche e nutrizionali specifiche per il soggetto e per lo sport praticato (tipologia, frequenza, intensità); resta inteso che questo tipo di considerazione dovrebbe essere fatta indipendentemente dal tipo di dieta adottata. Nonostante il continuo evolversi della questione, da soggetto di nicchia a materia di grande attualità e diffusione, permane tra i professionisti, sia della nutrizione che dell’attività motoria, grande confusione e incertezza su quelli che sono i benefici e i rischi di questo tipo di dieta quando associata alla pratica sportiva regolare. Questo vuoto culturale andrebbe pertanto colmato attraverso interventi educativi mirati all’interno di corsi di studio in cui si trattano temi quali l’alimentazione e l’attività fisica (nelle Federazioni nazionali, nelle Associazioni sportive, ecc.), al fine di eliminare preconcetti o false credenze inerenti l'alimentazione vegetariana, ancora esistenti, nonostante quanto dimostrato dalla letteratura scientifica.