Abstract des Autors

Anterior cruciate ligament (ACL) injury is one of the most common musculoskeletal injuries; it is the third most important injury in elite athletes after muscular strains and fractures. Generally, an early rehabilitation is needed in order to obtain an optimal restoration of both knee joint stability and sensory function. In the first part of the rehabilitation phase, when the athlete cannot get the job done in the field yet, it can be useful to perform the action observation (AO) and motor imagery (MI) training. This is a case report about a 24-year-old professional soccer player who reported an ACL injury and medial collateral ligament (MCL) during a league game. During the rehabilitation period, the player has remained in close contact with his teammates, staying on the field right away during workouts, without participating actively. The technique of “motor imagery” and action observation were applied to reinforce the effect of rehabilitation and reduce recovery times. The follow-up consisted in a muscle strength evaluation with an isokinetic test and a postural assessment using a video-raster-stereography system “Formetric”. At the end of the rehabilitation program, the player returned to the activity in less time than normal recovery time as described in literature.

Abstract des Autors

Le lesioni del legamento crociato anteriore rappresentano uno dei principali infortuni a carico del sistema muscolo-scheletrico; sono la terza causa di infortunio negli atleti d’elite subito dopo le lesioni muscolari e le fratture. Generalmente è necessario iniziare il protocollo riabilitativo precocemente in modo da ottenere un recupero veloce della stabilità e della propriocezione articolare. Nella prima fase della riabilitazione, quando l’atleta non può ritornare in campo, possono essere utili le tecniche di “action observation” e “motor imagery”. Questo è un case report su un calciatore professionista di 24 anni che ha riportato una lesione del legamento crociato anteriore e del legamento collaterale mediale durante una partita di campionato. Durante il protocollo riabilitativo il giocatore è rimasto in stretto contatto con i compagni di squadra, rimanendo sul campo di gioco durante gli allenamenti ma non partecipandovi attivamente. Lo scopo era di applicare le tecniche di “motor imagery” e “action observation” per rinforzare l’effetto della riabilitazione e ridurre il tempo di recupero. Il follow-up è stato condotto mediante la valutazione della forza muscolare tramite test isocinetico e una valutazione computerizzata della postura utilizzando il sistema video-raster-stereografico “Formetric”. Al termine del programma riabilitativo il giocatore è ritornato all’attività sportiva in meno tempo rispetto ai tempi di recupero normali descritti in letteratura.