A new prevention strategy for amateur athletes : spatial QT dispersion

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Bibliographische Detailangaben
Italienischer übersetzter Titel:Una nuova strategia di prevenzione per gli sportivi amatoriali : la dispersione spaziale del QT
Deutscher übersetzter Titel:Eine neue Präventionsstrategie für Amateursportler : die räumliche QT-Dispersion
Autor:Francavilla, Vincenzo C.; Braschi, Annabella; Cascio, Alessandro; Di Pietro, Vincenzo; Bongiovanni, Tindaro; Francavilla, Giuseppe
Erschienen in:Medicina dello sport
Veröffentlicht:69 (2016), 2, S. 249-253, Lit.
Format: Literatur (SPOLIT)
Publikationstyp: Zeitschriftenartikel
Medienart: Elektronische Ressource (online) Gedruckte Ressource
Sprache:Englisch, Italienisch
ISSN:0025-7826, 1827-1863
Schlagworte:
Online Zugang:
Erfassungsnummer:PU201612009297
Quelle:BISp

Abstract des Autors

The reason that led us to assess the potential impact of QT dispersion on a prevention strategy comes from our bibliographic investigation that confirmed the urgency to unequivocally explore the role of spatial QT dispersion. We assessed 30 athletes between 22 and 42 years of age who practiced different sporting disciplines to verify the average QTd values. The results confirmed what we imagined, i.e. the benign nature of the so-called athlete’s heart, and the possibility to be able to identify the presence of organ damage in the hypertensive population through QTd calculation. This data proved interesting in identifying the infarction site and the presence of a reduced electrical stability of the myocardium. The QTd enables us to assess the electrical stability of the myocardium with reference to arrhythmias and represents a fast low-cost method which is easy to apply.

Abstract des Autors

Il motivo che ci ha indotto a valutare quanto possa incidere la dispersione del QT come strategia di prevenzione a garanzia degli sportivi amatoriali nasce da una nostra indagine bibliografica che ci ha confermato l’urgenza di approfondire in modo inequivocabile il ruolo della dispersione spaziale del QT. Abbiamo valutato 30 atleti che praticavano diverse specialità sportive di età compresa tra i 22 e i 42 anni per verificare la media dei valori del QTd. I risultati hanno confermato quanto da noi ipotizzato e cioè la natura benigna del cosiddetto cuore d’atleta, è la possibilità di poter individuare attraverso il calcolo del QTd la presenza di danno d’organo nella popolazione ipertesa. Questo dato si è dimostrato interessante nell’individuare la sede di infarto e la presenza di una ridotta stabilità elettrica del miocardio. Il QTd ci mette in condizioni di valutare la stabilità elettrica del miocardio in riferimento alle aritmie e rappresenta una metodica rapida a basso costo e facilmente applicabile.