Are divergent perceptions on spiritual rituals among elite players and coaches linked to outcome of soccer competitions?

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Bibliographische Detailangaben
Italienischer übersetzter Titel:Esiste un’associazione tra punti di vista divergenti di allenatori e calciatori d’élite riguardo i rituali spirituali e risultati delle competizioni calcistiche?
Deutscher übersetzter Titel:Gibt es im Spitzenfußball einen Zusammenhang zwischen Wettkampfergebnissen und den unterschiedlichen Sichtweisen von Trainer und Spielern zu spirituellen Ritualen?
Autor:Dodo, E.O.; Lyoka, P.A.; Chetty, I.G.; Goon, D.T.
Erschienen in:Medicina dello sport
Veröffentlicht:68 (2015), 2, S. 253-268, Lit.
Format: Literatur (SPOLIT)
Publikationstyp: Zeitschriftenartikel
Medienart: Elektronische Ressource (online) Gedruckte Ressource
Sprache:Englisch, Italienisch
ISSN:0025-7826, 1827-1863
Schlagworte:
Online Zugang:
Erfassungsnummer:PU201602000539
Quelle:BISp

Abstract des Autors

AIM: The purpose of the study was to establish whether divergent perceptions on spiritual rituals among elite players and coaches are linked to outcome of competitions. METHODS: The study involved 100 soccer players and seven coaches in the four National First Division Soccer Clubs in the First Division League of South Africa National Soccer League. Qualitative and quantitative methods involving questionnaire, interview and observation were used for data collection. RESULTS: Majority of the soccer players (80%) consented to the practice of spiritual rituals. Soccer players (7.30%) and coaches (85.7%) indulge in prayer rituals as well as both used adoptive ritual approach to deal with the divergences (85.7%). There was an association between religion and the various forms of rituals practices. Most soccer coaches used spiritual rituals in counselling players to prepare them psychologically. There was no significant association between player’s views and coaches’ acceptance of spiritual rituals divergence of their players (χ2 value=30.872, df=20, P>0.05), suggesting both players and coaches shared similar perceptions of spiritual rituals practices. About 14.3% of players maintained that their coaches rarely accept their spiritual rituals beliefs and 11.4% felt that their coaches accept minimal use of their ritual beliefs. Elite players were more comfortable to practice divergence of rituals. The association between the choice of rituals divergence practices approach and the relationship among players in the team (χ2 value=24.820, df=16, P>0.05) indicates the ritual divergences among players did not affect the team relationships. Rituals divergence during soccer competitions was accepted by players, (57.3%) irrespective of their approaches. About 27.9% favoured “All inclusive approach”, 8.2% “All exclusive approach”, 8.2% “Adopted approach”, 3.3% “Rotational approach” and 14.7% preferred “Non-divergence”. In total, 29.5% were against spiritual divergence while 13.1% were undecided. CONCLUSION: Findings of the present study demonstrated that divergence of perceptions on spiritual ritual of coaches and elite players do not influence outcomes of soccer competitions, rather soccer competition outcomes were probably influenced by other factors. Soccer players and coaches were more interested in team cohesion as such they would not allow individual rituals to affect the strength of the team.

Abstract des Autors

OBIETTIVO: Obiettivo del presente studio è stato quello di stabilire se percezioni divergenti riguardo i rituali spirituali tra allenatori e calciatori d’élite fossero associate al risultato degli incontri calcistici. METODI: Allo studio hanno preso parte 100 calciatori e sette allenatori provenienti da quattro squadre militanti nella prima divisione del campionato nazionale sudafricano (NSL). Per la raccolta dei dati sono stati usati metodi qualitativi e quantitativi che includevano questionari, interviste ed osservazioni sul campo. RISULTATI: La maggior parte dei calciatori (80%) era favorevole alla pratica dei rituali spirituali. Sia i calciatori (7,30%) che gli allenatori (85,7%) praticavano rituali di preghiera e usavano un approccio rituale di tipo “adottivo” per gestire le divergenze (85,7%). Esiste un’associazione fra la religione e le diverse forme di rituali praticati. La maggior parte degli allenatori utilizza i rituali spirituali come forma di counselling per i calciatori, al fine di prepararli psicologicamente. Non esiste nessuna associazione significativa fra i punti di vista dei calciatori e l’accettazione da parte degli allenatori di rituali spirituali divergenti tra i propri giocatori (valore del χ2=30.872, df=20, P>0,05); ciò suggerisce che i calciatori e gli allenatori condividono punti di vista simili riguardo alla pratica dei rituali spirituali. Circa il 14,3% dei calciatori ha affermato che il proprio allenatore raramente accetta i rituali spirituali della loro religione, mentre l’11,4% ha affermato che il loro allenatore accetta un uso minimo dei loro rituali spirituali. La maggior parte dei giocatori d’élite si sentiva più a suo agio nel praticare rituali spirituali divergenti. L’associazione tra scelta dell’approccio ai rituali spirituali divergenti e relazioni tra i giocatori della squadra (valore del χ2=24.820, df=16, P>0,05) indica che le divergenze tra i rituali dei giocatori non hanno influenzato le relazioni all’interno della squadra. La divergenza di rituali durante le competizioni calcistiche era accettata dalla maggior parte dei giocatori (57,3%), indipendentemente dai loro approcci. Circa il 27,9% ha favorito un “approccio completamente inclusivo”, il 8,2% un “approccio completamente esclusivo”, L’8,2% un “approccio adottivo”, il 3,3% un “approccio a rotazione” e il 14,7% ha preferito un” “assenza di divergenze”. In totale, il 29,5% dei calciatori era contro la divergenza spirituale, mentre il 13,1% era indeciso. CONCLUSIONI: I risultati del presente studio hanno dimostrato che la divergenza dei punti di vista riguardo i rituali spirituali di allenatori e giocatori d’élite non ha influenzato i risultati delle competizioni calcistiche; al contrario, gli esiti delle competizioni calcistiche sono stati probabilmente influenzati da altri fattori. Calciatori e allenatori erano più interessati alla coesione della squadra e pertanto non erano propensi a consentire che i rituali individuali influenzassero la forza della stessa.