Nationalism, gender and the story of women’s Nordic skiing
Italienischer übersetzter Titel: | Nazionalismo, genere e la storia dello scii nordico femminile |
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Deutscher übersetzter Titel: | Nationalismus, Geschlecht und die Geschichte des Skilanglaufs der Frauen |
Autor: | Laine, Leena |
Erschienen in: | Gender, body and sport in historical and transnational perspectives |
Veröffentlicht: | Hamburg: Kovač (Verlag), 2008, S. 57-78, Lit. |
Format: | Literatur (SPOLIT) |
Publikationstyp: | Sammelwerksbeitrag |
Medienart: | Gedruckte Ressource |
Sprache: | Englisch |
Schlagworte: | |
Online Zugang: | |
Erfassungsnummer: | PU201108006499 |
Quelle: | BISp |
Abstract
Women were first seen in Olympic competitions on Nordic skiing in the 1952 Winter Olympics in Oslo (Norway). There were only twenty participants, from six countries, and Finland took three first places. The Norwegian women were not seen in competition, and the country's press silenced the entire event. In a competitive form of sport the so-called Nordic skiing (cross-country skiing) was developed at the end of the nineteenth century, but, as an everyday physical activity, skiing has a long history in Norway, Sweden and Finland. Yet women's acceptance in organised competitive skiing was a long and complicated process. This process shows the arbitrary use of different medicinal or aesthetic arguments against women's participation, especially in a certain "national sport," dedicated to the male heroic history of each country. Basically it is a question of power, shared between men in emerging national states. In this paper the history of women's skiing is described and analysed in connection with the development of competitive skiing for males and the international contradictions between Nordic and alpine skiing in which women had different roles. Since the end of nineteenth century periods of emergence and backlashes end with women's international activism for participation and a breakthrough in the 1940s-50s. Verf.-Referat (geändert)
Abstract
Le donne furono viste per la prima volta nelle competizioni di sei Nordico nel 1952 alle Olimpiadi Invernali di Oslo (Norvegia). Ci furono solo venti partecipanti, di sci paesi, e la Finlandia ottenne tre primi posti. Le donne norvegesi non si videro nella competizione, e la stampa nazionale mise a tacere l'intero evento. Nella sua forma agonistica di sport il cosiddetto sci Nordico (scii di fondo) si sviluppò alla fine del XIX secolo, ma, come attività fisica quotidiana, lo sci ha una lunga storia in Norvegia, Svezia e Finlandia . Eppure l'ammissione delle donne nello sci agonistico organizzato fu un processo lungo e complicato. Questo processo ci mostra l'uso arbitrario di diverse tesi mediche ed estetiche contrarie alla partecipazione femminile, specialmente in certi "sport nazionali", dedicati all' eroica storia maschile di ogni paese. In pratica e una questione di potere, ripartilo tra uomini negli emergenti stati nazionali. In questo saggio la storia dello sci femminile è descritto ed analizzato in connessione con lo sviluppo dello sci agonistico maschile e con le contraddizioni internazionali tra lo sci Nordico e alpino, nei quali le donne ebbero ruoli diversi. Dalla fine del XIX secolo le fasi di emergenza e forti reazioni terminano con l'attivismo internazionale per la partecipazione femminile e con un importante passo avanti negli anni 40 e 50. Verf.-Referat