Oxidative stress and sport performance

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Bibliographische Detailangaben
Italienischer übersetzter Titel:Stress ossidativo e prestazione sportiva
Deutscher übersetzter Titel:Oxidativer Stress und sportliche Leistung
Autor:Di Mauro, D.; Pagano, F.; Bonaiuto, M.; Speciale, F.; Magaudda, L.; Trimarchi, F.
Erschienen in:Medicina dello sport
Veröffentlicht:63 (2010), 2, S. 277-284, Lit.
Format: Literatur (SPOLIT)
Publikationstyp: Zeitschriftenartikel
Medienart: Gedruckte Ressource Elektronische Ressource (online)
Sprache:Englisch, Italienisch
ISSN:0025-7826, 1827-1863
Schlagworte:
Online Zugang:
Erfassungsnummer:PU201103002588
Quelle:BISp

Abstract

The cellular structures of living being undergo a continuous attack by the reactive oxygen species (ROS), a group of molecules or atoms, with a particularly changeable chemical condition which is subject to alteration through oxidizing and adaptation with other biomolecules. Such reactions are unfortunately harmful to the cellular structures of organs and tissues. In reply to this phenomenon, living organisms have a defence system, made up of enzymic and non-enzymic antioxidazing substances, which is able to oppose the action of free radicals and avoid the establishment of a condition calling "oxidative stress". Athletes, more than other people, undergo a continuous attack by free radicals. In fact, sporting activity increases their production in conformity of different modalities, causing a loss of balance between the production of ROS and antioxidazing. Anyway, it has been pointed out the fact that the increase of the oxidative stress, proportional to the exercise, is attenuated by training which causes a kind of adaptation marked by an increase of the resources of the opposing and the damage repairing systems. The different typologies of sporting activities (power, endurance, alternate aerobic-anaerobic activity) influence in a different way the markers of the oxidative stress. It is not yet very clear if an exogenous charge, even combined, of antioxidazers (A, C, E vitamins) can improve the athletes’ performance levels, but it’s sure that the estimate of the levels of oxidative stress, allows to understand if it’s necessary to modify the training standards, the life-style and the diet of sportsmen. Verf.-Referat

Abstract

Le strutture cellulari degli esseri viventi subiscono il continuo attacco delle specie reattive dell’ossigeno (ROS), un gruppo di molecole o atomi con una condizione chimica particolarmente instabile che tende a modificarsi attraverso reazioni di ossidazione e riduzione con altre biomolecole. Tali reazioni sono purtroppo dannose per le strutture cellulari di organi e tessuti. In risposta a questo fenomeno, gli organismi viventi possiedono un sistema di difesa, costituito da sostanze antiossidanti enzimatiche e non enzimatiche, capace di contrastare l’azione dei radicali liberi e di evitare che si instauri la condizione definita "stress ossidativo". Gli atleti, più di altri, sono soggetti in continuazione all’attacco dei radicali liberi. L’attività sportiva, infatti, ne accresce la produzione secondo diverse modalità provocando uno sbilanciamento tra produzione di ROS e antiossidanti. E’ stato, tuttavia, evidenziato il fatto che l’incremento dello stress ossidativo, proporzionale all’esercizio, è attenuato dall’allenamento che provoca una sorta di adattamento caratterizzato da un aumento della disponibilità dei sistemi di opposizione e di riparo del danno. Le diverse tipologie di attività sportiva (di potenza, di endurance, a impegno aerobico-anaerobico alternato) influenzano in maniera differente i marker di stress ossidativo. Non è ancora ben chiaro se la supplementazione esogena, anche combinata, con sostanze antiossidanti (vitamine A, C, E) sia in grado di migliorare i livelli prestativi degli atleti ma è sicuro che la valutazione dei livelli di stress ossidativo, consente di comprendere se è necessario modificare regime di allenamento, stile di vita e di alimentazione degli sportivi.Le strutture cellulari degli esseri viventi subiscono il continuo attacco delle specie reattive dell’ossigeno (ROS), un gruppo di molecole o atomi con una condizione chimica particolarmente instabile che tende a modificarsi attraverso reazioni di ossidazione e riduzione con altre biomolecole. Tali reazioni sono purtroppo dannose per le strutture cellulari di organi e tessuti. In risposta a questo fenomeno, gli organismi viventi possiedono un sistema di difesa, costituito da sostanze antiossidanti enzimatiche e non enzimatiche, capace di contrastare l’azione dei radicali liberi e di evitare che si instauri la condizione definita "stress ossidativo". Gli atleti, più di altri, sono soggetti in continuazione all’attacco dei radicali liberi. L’attività sportiva, infatti, ne accresce la produzione secondo diverse modalità provocando uno sbilanciamento tra produzione di ROS e antiossidanti. E’ stato, tuttavia, evidenziato il fatto che l’incremento dello stress ossidativo, proporzionale all’esercizio, è attenuato dall’allenamento che provoca una sorta di adattamento caratterizzato da un aumento della disponibilità dei sistemi di opposizione e di riparo del danno. Le diverse tipologie di attività sportiva (di potenza, di endurance, a impegno aerobico-anaerobico alternato) influenzano in maniera differente i marker di stress ossidativo. Non è ancora ben chiaro se la supplementazione esogena, anche combinata, con sostanze antiossidanti (vitamine A, C, E) sia in grado di migliorare i livelli prestativi degli atleti ma è sicuro che la valutazione dei livelli di stress ossidativo, consente di comprendere se è necessario modificare regime di allenamento, stile di vita e di alimentazione degli sportivi. Verf.-Referat